Martedì 28 febbraio, alle 15.30, all’Unione Industriali di Napoli (Sala D’Amato) si terrà l’incontro dal titolo “L’opportunità delle Zone Economiche Speciali (ZES) per il rilancio del territorio”. L’iniziativa è promossa dall’Unione degli Industriali di Napoli – Gruppo Giovani Imprenditori e da Confindustria Campania – Giovani Imprenditori.
L’evento vuole essere un momento di confronto per creare basi solide e durature per una collaborazione che possa valorizzare e potenziare al massimo le opportunità di sviluppo delle Zone economiche speciali, in coerenza con le strategie di rilancio industriale della ZES Campania.
“Secondo l’Istat – spiega Antonio Cennamo, consigliere Gruppo Giovani Imprenditori Unione Industriali Napoli e moderatore dell’incontro – dal Pil all’istruzione, dall’occupazione giovanile alle infrastrutture per il Mezzogiorno, si conferma la persistenza di divari strutturali di vario genere e livello”. “Le Zes – prosegue – rappresentano un’imperdibile opportunità di svolta per l’economia meridionale: con l’attrazione di imprese di elevate dimensioni, nazionali ed estere, e la costruzione di filiere in grado di far crescere le PMI meridionali è possibile rilanciare la specializzazione manifatturiera del Sud, rimuovendo i fattori di debolezza competitiva dell’area.
Il convegno, introdotto da Antonio Garofalo, rettore dell’Università Parthenope, vedrà la partecipazione di:
- Vittorio Genna, vice presidente con delega alla Competitività del Territorio, Aree Industriali, Economia del Mare, Attrazione degli Investimenti Unione Industriali Napoli;
- Alessandro Di Ruocco, presidente Gruppo Giovani Imprenditori Unione Industriali Napoli;
- Vittorio Ciotola, presidente Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria Campania;
- Giuseppe Romano, commissario straordinario ZES Campania;
- Andrea Annunziata, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale;
- Riccardo Guarino, rappresentante della Presidenza del Consiglio dei Ministri ZES Campania;
- Egidio Filetto, partner – Pwc Tls Avvocati e Commercialisti.