Condivisione, responsabilità e trasparenza. Sempre più spesso si parla di aziende etiche, politiche aziendali sostenibili, impatto ambientale del mondo produttivo. Allo scopo di fornire una prima risposta alla sfida ambientale e sociale, sono nate le società benefit. Si tratta di imprese ibride che, oltre allo scopo di dividere gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni e attività culturali e sociali, enti e associazioni e altri portatori di interesse.
In altre parole, le società benefit rappresentano un’evoluzione del concetto stesso di azienda: integrano nel proprio oggetto sociale, oltre agli obiettivi di profitto, lo scopo di avere un impatto positivo sulla società e sull’ambiente.
Le società benefit non sono una nuova forma giuridica, o una nuova espressione del terzo settore, ma integrano i modelli esistenti nel nostro ordinamento introducendo però importanti novità in chiave proprio di sostenibilità:
- Una o più finalità di beneficio comune indicate nell’oggetto sociale. La realizzazione di un beneficio comune viene pertanto a configurarsi come un obbligo giuridico di natura statutaria
- L’obbligo, nella gestione, di bilanciare l’interesse dei soci con il perseguimento delle finalità di beneficio comune e gli interessi degli stakeholder.
- L’obbligo di comunicare in maniera trasparente il perseguimento del beneficio comune con una relazione annuale che contempli anche la misurazione dell’impatto generato – secondo standard di valutazione esterni – su governance, lavoratori, stakeholder del territorio e ambiente.
- La necessità di individuare un soggetto all’interno della società responsabile per il perseguimento del Beneficio comune.
In questo senso, le società benefit rappresentano una proposta concreta per cambiare il modello di sviluppo in senso sostenibile, pur rientrando in una logica di mercato, di profitto e di concorrenza.
I principi costitutivi delle società benefit sono definiti nella legge 28 dicembre 2015, n. 208 (commi 376-383 e allegati 4 – 5) e successive modificazioni ed integrazione.
Questa legge fa del nostro Paese il primo Stato sovrano al mondo ad avere voluto e consentito società a duplice scopo: profitto e beneficio comune.